Ci sono tanti buoni motivi per programmare un viaggio in Iran…

 

1) Vedere una delle città più belle del mondo
Esfahan è romantica e sfavillante; Patrimonio culturale dell’Umanità, rapisce per bellezza e un’armonia. Adagiata in una valle fertile a 1600 mt d’altezza, è adorna di viali alberati e giardini. Visse il massimo splendore nei secoli XVI e XVII; vanta palazzi e moschee che traboccano di dipinti murali e arabeschi. Il suo ponte ha veramente 33 archi, mentre la moschea delle 40 colonne… in realtà ne ha venti, ma si riflettono nello specchio d’acqua antistante…

 

2) Addentrarsi in un Museo dei Gioielli che nessuno ha mai fotografato
È inutile che cerchiate le immagini su google: dovrete andare a Tehran personalmente per ammirare il lusso della collezione di gioielli più spettacolare del mondo. Nel caveau della Banca Centrale, il Treasury of National Jewels proibisce di fotografare i suoi pezzi da capogiro, in primis il diamante rosa da 182 carati (!) chiamato Saryaye Noor (mare di luce). È il diamante rosa più grande al mondo e gli fanno buona compagnia opere come il Globo, mappamondo realizzato con 35 kg di oro puro, nel quale le terre sono rubini e i mari smeraldi.

 

3) Scoprire dove è nata la religione monoteista più antica al mondo
Innanzitutto: sapete qual è? È lo zoroastrismo e risale al 1000-1500 a.C.. Il profeta Zoroastro era di Yazd, città iraniana incastonata fra due deserti. Se vi dicessimo che dal 470 d.C. tengono accesa la fiamma della fede nel Tempio del Fuoco? Il centro della città è uno dei più antichi al mondo; ammirerete architetture davvero sorprendenti e particolari. Qui mangerete i melograni migliori e potrete acquistare la seta che colpì persino Marco Polo.

 

4) Impazzire per lo shopping in 10 km di vicoli
A proposito di shopping, Tehran metterà alla prova la vostra capacità di resistere alle tentazioni: il Grand Bazar si snoda in 10 chilometri di vicoli, divisi per attività commerciale. Troverete manufatti in rame, legno e carta, gioielli in oro, spezie, tappeti, tessuti. Non dimenticate i pistacchi: dopo petrolio e tappeti, sono la colonna portante dell’esportazione. Il Bazar sembra una città nella città, con moschee e banche, sarti e vigili del fuoco. Al mattino è meno affollato e si gira meglio; sappiate che non sono accettate le carte di credito, si acquista solo in contanti.

 

5) Sostare nei giardini come una famiglia reale
Fino al secolo scorso, i rigogliosi giardini di Palazzo Golestan, a Tehran, erano stati utilizzati per i ricevimenti della famiglia reale. Il sontuoso palazzo, costruito nel 1524 e rivisitato nel corso dei secoli, è circondato dalla natura e sarà molto piacevole trattenervisi. Se poi volete dedicarvi al gossip, osservate perché la città è la capitale mondiale della rinoplastica…

 

6) Appassionarsi di Architettura
Definita “la metà del mondo” Esfahan è la città dove gli iraniani vanno in viaggio di nozze (noterete le carrozze). La grande piazza dell’Imam (500 metri x 165), è chiusa da due file sovrapposte di arcate e nei portici inferiori ecco botteghe e pasticcerie. Sul lato sud la moschea dell’Imam con la cupola azzurra e oro, la moschea dello sceicco con l’harem Otto Paradisi, la moschea del Venerdì con 20.000 mq di preziose sale.

 

7) Scoprire che Persepoli non è un fumetto
Dimenticate Persepolis, graphic novel di Marjane Satrapi. Persepoli è una città, riemersa dalla sabbia solamente negli Anni Trenta. Voluta da Dario nel 518 a.C. doveva essere perfetta ma non abitata…. un centro cerimoniale, luogo solenne e maestoso dell’Impero, che doveva impressionare. Per questo Alessandro Magno la fece distruggere. Non sono solo le dimensioni a colpire ma la qualità delle decorazioni, grazie ai migliori artisti del regno achemenide che arrivarono apposta da tutto il Paese.

 

8) Inebriarsi di profumi di rose
I giardini persiani sono stati dichiarati da Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Shiraz è la città dove capire il perché. Passeggiate nella città delle rose e dei giardini dell’Eden, tra fontane, canali, cipressi, roseti, aranci, mandarini e limoni. Fra una visita alla Moschea degli Specchi e una alla Moschea Rosa, sarà delizioso trattenersi nei giardini raffinati, rinfrescarsi fra i cinguettii degli uccelli.

 

9) Gustare il pasto con le sette S
In ogni famiglia si prepara “haft sin”, letteralmente “sette S”, il pasto in cui sette alimenti hanno nomi che iniziano con “s” e hanno valore simbolico. Sabzeh, germogli: nuova vita, rinascita, purezza, speranza di nuovo inizio. Samanu, crema dolce a base di germogli di grano: fertilità e dolcezza della vita. Senjed, giuggiole: amore e ospitalità. Sir, aglio: rimedio contro la malasorte, cura contro mali fisici e morali. Sib, mela: salute, fragranza e bellezza. Somoq, sommacco: spezia rossa, del colore del sole all’alba e al tramonto. Serkeh, aceto: il cambiamento portato dall’età e dalla pazienza.

 

10) Leggere poesie, e scoprire quanti lo fanno
Shiraz è sempre stata città di giardini e di poeti. O meglio, era prediletta anche da filosofi, astronomi, matematici (ora da biomedici) ma la poesia… uno dei due autori più amati era ed è Hafez (1315-1390), mistico e poeta. Gli iraniani passeggiano dei giardini di Shiraz con in mano i suoi ghazal, classici della letteratura persiana: li aprono a caso e leggono qualche verso alla volta. L’amore, il vino, la messa a nudo dell’ipocrisia, sono anche alla base di composizioni musicali. Portate con voi un’edizione italiana, sarà bello “sentirsi parte”.

…pronti per partire?

 

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