ARTE BATTE REGIME 1-0

Il Museo Savitsky a Nukus è una delle rare occasioni al mondo di vedere opere di artisti sovietici combattuti dal regime, oltre a quelle dell’Asia Centrale.

La storia della collezione Savitsky è la storia di un uomo speciale. E le opere salvate sono molto, molto speciali. Anche Vittorio Sgarbi è andato a curiosare.

Siamo nel Karakalpakstan, regione al confine tra Uzbekistan e Turkmenistan, precisamente a Nukus, il suo epicentro, raggiungibile in due ore d’auto da Khiva.

Perché vale la pena spingersi fino a lì? Perché a Nukus sorge il museo d’arte voluto da Igor Savitsky che accoglie 90.000 opere. Due le sezioni: l’avanguardia russa salvata dalla censura (seconda per mole solo a quella a San Pietroburgo); manufatti di artisti e artigiani dell’Asia Centrale.

Un museo di valore, che nel 2003 è stato visitato anche dal critico Vittorio Sgarbi, rimasto molto colpito da un tale “Louvre nel deserto”.

Nato nel 1915 a Kiev da famiglia russa benestante, Igor Savitsky decise di avvicinarsi al proletariato studiando da elettricista. Ma coltivava pulsioni intellettuali e artistiche; tentò di dipingere in accademia e nel 1950 si unì a una spedizione etnografica nel Karakalpakstan. Fu un bel salto per lui passare dai salotti borghesi alle steppe centroasiatiche.

Divenne mecenate della cultura popolare, fervente raccoglitore di opere d’arte e manufatti dalla forte identità. Riuscì ad avere finanziamenti e inaugurò il museo. Una volta che il museo venne riconosciuto ufficialmente, Savitsky decise un ulteriore azzardo: creò un magazzino clandestino per le opere dei dissidenti che dipingevano in contrasto con il realismo socialista.

Gli autori, invisi al regime, venivano perseguitati, rinchiusi in ospedali psichiatrici, deportati nei gulag, ma Savitsky era un tipo che non si lasciava scoraggiare. Creò una galleria parallela a quella ufficiale, un centro di avanguardie dove si esibivano (e a volte si nascondevano) artisti uzbeki e da tutta l’Unione Sovietica.

Questo museo offre la rara opportunità di ammirare opere appartenenti a scuole pittoriche a loro tempo condannate duramente dal regime. La passione di un singolo individuo a volte riesce a produrre risultati straordinari, che gli sopravvivono. www.savitskycollection.org

 

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